C’è un luogo sull’Appennino tosco-emiliano che ogni volta mi chiama a sé come un richiamo silenzioso, ma potente: è il Parco Regionale del Corno alle Scale. Un angolo di natura che non smette mai di sorprendermi, accogliermi, rigenerarmi.
Qui, tra boschi di faggi, praterie d’alta quota e cascate che sembrano scivolare fuori dal tempo, sento davvero cosa significa respirare. È un amore che nasce dal silenzio, dall’aria fresca, dai colori intensi delle stagioni che qui si fanno sentire con forza e bellezza.
Il Corno alle Scale non è solo un parco, è il luogo dove il mio cuore si sente a casa.
Un amore che cammina sui sentieri
Il Corno alle Scale lo amo perché non è solo un posto, è un’esperienza. Ogni sentiero ha una sua voce: dal lago Scaffaiolo alla via degli Dei, dalle cascate del Dardagna alla cresta che porta alla vetta, dove l’orizzonte si apre e il cuore si allarga.
Qui ho trovato paesaggi che sembrano dipinti, animali selvatici che compaiono tra gli alberi, e tramonti che sembrano scritti per me. È la montagna vera, quella senza filtri, che ti accoglie con rispetto e ti chiede solo di ascoltarla.